Il gioco della pignatta o più conosciuta come pentolaccia è un’idea originale e divertente per feste di compleanno e party a tema che farà felici grandi e piccini. Mette alla prova la capacità di orientarsi nello spazio ad occhi chiusi ed i riflessi dei giocatori, non solo nel rompere la pentolaccia, ma anche nel correre a prendere le sorprese.
Esistono due modelli di pentolaccia: quella "tradizionale" che per essere rotta necessita di essere colpita con un bastone, e quella "tira e apri" che è dotata di nastrini colorati che rompono la pignatta senza bisogno del bastone, quest'ultima permette di far partecipare al gioco anche i più piccini che con il bastone potrebbero avere difficoltà e rischiare di farsi o fare male.
Tra i numerosi temi festa, con un pizzico di fantasia, creatività e tanto colore puoi decidere di allestire la tavola e dedicare le tue decorazioni proprio alla pignatta. Tradizione e colore renderanno originali e indimenticabili le tue feste a tema.
Il primo passaggio una volta acquistata la pentolaccia è riempirla: si possono scegliere i classici dolci e caramelle, l'importante è che siano confezionati uno ad uno perché alla fine del gioco cadranno a terra, ma molto apprezzati sono anche piccoli giocattoli, coriandoli e stelle filanti, in modo da avere una pioggia colorata e allegra di sorprese.
Il secondo passaggio è appendere la pignatta: in funzione che la festa si svolga in un locale chiuso o all'aperto le alternative possono essere diverse, che si tratti di un gancio a parete o soffito, di una trave o di un albero in giardino, l'ideale sarebbe poter collegare all'estremità superiore della pentolaccia una corda che oltre a regolarne l'altezza permette di farla dondolare, in questo modo si può rendere un pò più difficile per i giocatori colpirla.
Carta colorata e sfrangiata, caratteristica principale delle pignatte, per realizzare i tuoi accessori tavola, sottopiatti e tanti addobbi che grazie a creatività e fantasia renderanno la tua tavola un tripudio di colore e allegria.
Il gioco della pignatta, pentolaccia o originalmente piñata, fa la sua comparsa in Asia oltre 700 anni fa. Marco Polo infatti scoprì in Cina mucche, buoi e persino bufali, rappresentati in sculture, delle sagome di argilla modellate e coperte con carta colorata e numerosi ornamenti, sorrette da imbracature e utilizzate per salutare il nuovo anno. L'usanza prevedeva di colpire le sagome con bastoni, queste rovesciandosi rilasciavano semi e altri prodotti naturali, dopo di che si procedeva bruciando i cocci e conservando le ceneri con l'idea che portassero fortuna per tutto l'anno. Questa originale usanza approdò in Europa nel XIV secolo e venne associata alla celebrazione della Quaresima.
Il termine piñata in italiano pignatta o pentolaccia, significa vaso fragile, difatti originariamente le pignatte non erano caratterizzate da forme stravaganti, si trattava solo di contenitori usati per trasportare dell'acqua e rigorosamente realizzate in terracotta. Questa usanza si diffuse anche in Spagna e venne chiamata "danza della piñata", un contenitore sempre di terracotta chiamato "la olla", pentola in spagnolo.
Inizialmente la olla non veniva decorata, solo con il tempo venne addobbata con carta sfrangiata e nastri colorati. La piñata nel mondo cristiano era ritenuta il simbolo dei sette peccati capitali: superbia, accidia, lussuria, ira, gola, invidia e avarizia, per questa ragione la piñata tradizionale possedeva sette punte. Nei primi del XIV secolo, i missionari spagnoli emigrati in Nord America, utilizzarono la piñata con l'obiettivo di coinvolgere le popolazioni indigene e convertirle alla religione cristiana. La tradizione si diffuse a tal punto che per celebrare il compleanno del Dio della guerra azteco Huitzilopochtli, i sacerdoti misero vasi di terracotta su pali nel tempio per la fine dell'anno. Piume colorate adornavano i vasi riccamente decorati e colmi di piccoli tesori e al momento della rottura, che veniva procurata con un bastone o con una mazza, i tesori cadevano ai piedi dell'immagine del Dio in segno di offerta e in cambio di prosperità e fortuna. Questo rito si diffuse a tal punto da diventare, non solo per i Maya, un gioco gioioso e divertente, nel quale i giocatori indossavano la benda e impugnavano il bastone cercando di colpire il vaso di terracotta, simbolo di fortuna. Il bastone, necessario per rompere la pignatta, rappresentava l'amore che doveva distruggere i peccati, i doni che cadevano dall'interno della pignatta rappresentavano il perdono e un nuovo inizio.
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